mercoledì 16 luglio 2008

Dal Macintosh cx alla nomination all'Oscar


eMac
Nel 1989 un'intreccio di amicizie e di passioni stava innescando i presupposti che avrebbero portato un gruppo di ragazzini da un semplice gioco al coronamento di un sogno.
I personaggi di questa congettura li trovate tutti nell'elenco delle persone di questo sito. Dicevo era il 1989, io già da qualche anno avevo stretto una amicizia con Gianni Boncompagni, ci univa anche la grande passione per il computer della mela.
Dal 1982 invece ero amico di Nicodemo Lucà, anche qui un'amicizia nata dall'informatica; durante una chiacchierata, Nico mi disse che aveva affittato un suo appartamento a una società, la Trixter di Luca Guadagni, che si occupava di grafica e produzioni televisive. Nella società lavoravano dei ragazzini molto svegli che facevano veramente miracoli, a livello grafico, con i computer. Andammo a trovarli e rimasi colpito dalla estrosità di Luca Guadagni ma ancora di più da quei fenomeni poco più che diciassettenni.
Un po' per aiutarli sul System e sull'hardware Macintosh, un po' perchè ero affascinato da quel nuovo mondo, per alcuni mesi frequentai spesso il loro ufficio e imparai le funzionalità e le potenzialità di programmi e schede grafiche esterne con applicazione video e televisiva.
Non mi ci volle molto a capire che facendo incrociare Boncompagni, sempre alla ricerca di nuove cose da proporre in TV, e quei ragazzi, ne sarebbe potuto scaturire un mix geniale.
Gli chiesi di preparare una dimostrazione e la facemmo vedere a Boncompagni che stava preparando la sua Domenica in... per la stagione '90/'91.
Come immaginavo Gianni rimase colpito e la sua genialità fu immediatamente stuzzicata da quello che avremmo potuto realizzare, per di più con Macintosh il computer che lui adorava (e adora tuttora); mi chiese di preparare un progetto da presentare al produttore Rai (Paolo de Andreis oggi Capo struttura Rai).
Dopo pochi giorni il progetto con l'offerta era sulla scrivania di De Andreis che ci diede un primo informale OK; fondammo di corsa una società, e sbrigammo tutte le formalità appena in tempo per firmare un contratto per l'inizio del programma: era nata la Frame by Frame una società che oggi è tra le più importanti in Italia per la produzione video, postproduzione e computer grafica.
Quei ragazzi si chiamavano Lorenzo Foschi, Davide Luchetti (ancora oggi alla guida della Frame by Frame) e Riccardo Grandi (oggi regista affermato).

MacMini
La FbyF iniziò a lavorare con dei computer di Nicodemo Lucà, presso l'ufficio della Elcom di Roma del quale mi occupavo insieme a Roberto Riccò, nel frattempo forte del contratto Rai e dell'immagine che ne poteva scaturire, chiesi ai referenti Apple a Roma, se c'era la possibilità di avere da Apple dei computer. Mi fecero avere 4 Macintosh cx che, con un paio di schede NuVista e di apparecchiature per il Sync televisivo, furono la nostra prima base tecnologica.
I tecnici della Rai quando mi videro arrivare in regia con quei ragazzini con quelle "macchine infermali" non ci guardarono con considerazione e ancora meno quando dovettero impegnarsi non poco per sincronizzare e far funzionare i Macintosh con le apparecchiature dello studio.
Il giorno della prima puntata tutto era funzionante: Riccardo e Davide erano in diretta con il loro Macintosh e il programma scritto in Lingo con il primo Macromedia Director (appena nato dal vecchio VideoWorks).
Era la prima volta in assoluto che si sperimentava della computer grafica interattiva in diretta in Italia e per farlo Riccardo, con il supporto tecnico di Davide, inventò il marziano che con la sua astronave interagiva con Gigi Sabani, era il progenitore del Diavoletto di Ambra, che poi avrebbe spopolato negli anni di Non è la rai su Mediaset.
Da quel momento la FbyF non ha fatto che collezionare successi, in TV (tantissime trasmissioni su Rai e Fininvest oggi Mediaset, fino al grande esperimento del The Lion Trophy Show su l'allora TeleMonteCarlo) e poi ancora nel settore pubblicitario ed effetti visivi per il cinema.
Io lasciai la Frame by Frame nel 1994, ma la società ancora oggi è fedele al Macintosh e, anche se nel bellissimo palazzetto di Roma sede della società si trovano tecnologie di tutti i tipi, il Macintosh regna incontrastato su ogni scrivania e tutti insieme formano un "rete di rendering" con tecnologia Apple XSAN e Apple Shake, tra le più conosciute in Italia.
Quei "ragazzini" proprio quest'anno, hanno ottenuto la nomination all'Oscar con una loro produzione; soltanto chi come me ha conosciuto i loro sogni di adolescenti amanti di Lucas, Guerre Stellari, Pixar, ToyStory ecc., può sapere quello che possono aver provato ad essere tra le "stelle" del firmamento a Hollywood.
Qualche giorno fa Davide e Lorenzo mi hanno chiamato per donare al progetto un eMac e un MacMini, che dire? grazie ragazzi.

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