giovedì 11 dicembre 2008

Ancora una donazione

Un ringraziamento a Livio Fiorenti e a suo fratello che mi hanno fatto avere questa bellissima ImageWriter LQ completa di alimentatore di fogli singoli.
Una cosa da vecchi ricordi è stata trovare sulla scatola l'etichetta originale della BitComputers presso la quale sia io che Livio lavoravamo.
Purtroppo la Imagewriter LQ e' una stampante professional e quindi non rientra nella lista nelle apparecchiature che posso tenere (anche perchè molto ma molto ingombrante) sarà però un bell'oggetto di valore da scambiare con altri collezionisti.
Grazie Livio e un saluto.

domenica 9 novembre 2008

Incredibile... ma vero

E' si è incredibile, ma dal caos cosmico che è la sua stanza, mi figlio Francesco (www.francesco.cognetti.name) è riuscito a ritrovare la storica QuickTake 200 che gli avevo regalata per i suoi primi esperimenti di foto digitale e parliamo di almeno un decennio fa.
Ragazzo ora hai capito perchè dico sempre che non bisogna buttare mai nulla.

martedì 23 settembre 2008

Ancora donazioni


Un piccolo post per un grande ringraziamento a due amici che mi hanno donato i loro computer "storici" personali.
Ancora Luca Damiani che dopo avermi procurato il bellissimo iBook Orange, ha recuperato dalla sua soffitta il suo storico Portable e il suo PowerBook 190cs. Il primo purtroppo non è funzionante e manca anche dell'HD, ma sarà sicuramente un prezioso oggetto di scambio nel mondo del retrocomputing; il secondo funziona perfettamente e andra' a sostituire il 190cs che avevo e che presentava un difetto sul monitor.
Giorgio Vacca invece si è presentato oggi con il suo LC II completo di monitor, altro oggetto da scambiare con qualche pezzo utile alla collezione.
Grazie amici

giovedì 11 settembre 2008

Il mitico Portable

Quanti Km ha fatto questo computer con me in giro per la capitale. Incredibile ma vero, il mio amico Nicodemo Lucà lo ha conservato per tutti questi anni.
Il "mitico" Portable, un peso non da poco ma sicuramente un oggetto di culto che non possiamo dimenticare, lo si amava (da appassionati) o lo si odiava perchè effettivamente con la sua molte di portatile aveva veramente poco, ma era il primo vero portatile della Apple e quindi per i Mac Lover era indiscutibile.
Richiamava molto da vicino un'altro prodotto, l'Apple IIc ma aveva un vero monitor, il trackball (o il tastierino) incorporato, un Disco rigido insomma una macchina completa.
Oggi Nico me l'ha portato e con immensa gioia gli ho regalato un Macintosh Ci (della donazione di Massimiliano Canestrari) con il quale ancora pilota una vecchissima fresa per fare incisioni su targhe.
Peccato per la mancanza dell'alimentatore, ma Nico non dispera di ritrovarlo in qualche scaffale del suo angolo hobby.
Grazie Nico

lunedì 8 settembre 2008

Ancora una donazione

Sempre attaverso gli amici di All About Apple sono stato contattano nei giorni scorsi da Massimiliano Canestrari, grafico e designer che lavora da sempre su Macintosh.

Massimiliano è, come di solito ogni vero appassionato Macintosh, uno di quelli che ogni volta che aggiorna le sue macchine non riesce assolutamente a rottamare il vecchio e cosi con il passare degli anni ha riempito il suo studio di un po' di tutto.
Diventato recentemente papà, si vede ora costretto a rivoluzionare la casa per far posto alla sua bellissima bambina e cosi ha cercato una buona collocazione per i suoi "ricordi"

Ieri sono andato da lui e sono tornato a casa con la macchina piena di cose utili per il MAIOM, sia da tenere sia da utilizzare per i sempre comodi scambi.

Grazie Massimiliano

mercoledì 20 agosto 2008

“Mors tua vita mea”

E' costata la "vita" a un bellissimo Macintosh Plus, ma ne valeva la pena.
Oggi mi sono travestito da "piccolo riparatore" e mi sono avventurato a far ripartire il Macintosh 128 che avevo "ucciso" qualche giorno fa nella fretta di vederlo acceso.
Nei giorni scorsi ero riuscito per pochi euro a recuperare un Macintosh Plus su eBay, senza tastiera e mouse, e quindi da sacrificare. Sapevo che l'operazione era più o meno semplice in quanto il Plus aveva la stessa scheda di alimentazione del 128/512 - infatti all'epoca dell'uscita la Apple propose un upgrade a Plus con la sostituzione della scheda madre e dell'involucro posteriore del computer in quanto la nuova SCSI aveva un po' cambiato la posizione dei connettori di interfaccia - ma si sa, quando le cose sembrano semplici, il diavolo ci mette sempre le corna e cosi... sulla scheda del Plus c'è il connettore che va al tubo catodico che è completamente fuso e neanche si riesce a staccare il cavo.
Da "piccolo riparatore" passo a "piccolo elettronico" con pazienza e cautela dissaldo il connettore e recupero quello sulla scheda da 110V originale del 128K sostituendolo.
Rimonto il tutto, ricollego i cavi e con molto timore ricollego l'alimentazione ... questa volta il Macintosh invece di fare BANG fa DIII... (beh è difficile da scrivere l'inconfondibili start-up sound dei primi Mac :-D ) e sul Monitor ecco comparire il dischetto con il "?" lampeggiante. Che sollievo.
Prendo il dischetto con il System e il Mac Paint e ... ECCOLO QUI.
Beh oltre l'emozione di rivederlo acceso concedetemi anche quella di avergli ridato vita!! ed ora è anche a 220V e in più ho da parte un drive interno da 800K e una scheda logica del Plus, pezzi di ricambio che fanno sempre comodo.
Con il case del Plus ho in mente un bel progettino... no no tranquilli non lo violenterò trasformandolo in un acquario quello che ho in mente è molto più folle, chi ci sarà vedrà. Intanto godetevi questo rudimentale "hello"

lunedì 18 agosto 2008

10 anni di iMac

La storia la sappiamo tutti, è il 1998 con il ritorno di Jobs arrivano le idee che riporteranno la Apple ai fasti dei primi anni e oltre, molto oltre, fino al boom - che non tutti condividiamo ma ci inchiniamo alle strategie di mercato - dell'iPod, iTunes e iPhone.
La prima di queste idee fu proprio nel 1998 il rivoluzionario iMac: via l'ormai quasi inutilizzato drive, arrivano le interfacce standard USB e Ethernet e il modem integrato. Jobs "sente" che sta' iniziando la vera era internet e cosi nasce l'internet computer: l'iMac appunto.
Se volete a questo proposito vi segnalo il bellissimo articolo di Lamberto Mandelli su MaCity . Io voglio ricordare l'evento con la copertina di MCmicrocomputer di ottobre 1998 con la prova dell'iMac appunto.
E' stato il mio primo articolo vero su MC, rivista con la quale all'epoca collaboravo proprio come esperto Macintosh.

All'interno un trafiletto "filosofico" del grande Corrado "NightGaunt" Giustozzi, che con un po' di ironia e un po' di scetticismo disquisisce su due cose importanti:
- "nessuno può realizzare tre rivoluzioni". Un tempo "Nessuno" era Ulisse, ora "Nessuno" è il grande Steve che non solo con l'iMac ha dato il via alla rivoluzione stilistica dei computer che fino allora erano parallelepipedi grigi e insignificanti, ma di rivoluzione ne stava preparando una quarta con l'iPod e iTunes e poi ancora con una probabile quinta che è quella che stiamo vivendo con l'iPhone;
- nella seconda riflessione Corrado giustamente ammonisce Apple per il vetusto Mac OS e quasi come se avesse un presagio, sprona Jobs ad accelerare i tempi dell'OS X, "per far vivere la filosofia Mac per molti anni".

Qualche bel gadget

In una collezione che si rispetti, non possono mancare dei gadget a tema. In un precedente post ho già parlato e fotografato la Samsonite Apple con annesse penne e matite e il MelOrologio.
Oggi voglio mostrarvi varie cosette messe da parte negli anni e arricchite oggi con un bellissimo e colorato Orologio Apple Raibow con centurino marchiato Mac OS.
C'è poi la Apple Cup che non abbandona la mia scrivania fin dal 1986 quando la comprai al MacWorld di San Francisco (a proposito Nicky Sgarra se leggi... io sto' aspettando ancora le foto di quel MacWorld) e gli immancabili pin che tanto ci piaceva sfoggiare sulle nostre giacche.
Chiudiamo con una bella serie di adesivi, dai primi con il vecchio logo agli ultimi, bianchi, senza più la scritta Apple Computer. Tra questi anche due adesivi "gommosi" in rilievo che non mi sembra di aver visti nei computer distribuiti in Italia.





mercoledì 6 agosto 2008

Che emozione... che rabbia... che tristezza


Macintosh e drive esterno 400KB

Nella vita ci sono tante cose che provocano emozioni forti, cose meravigliose come la nascita di un figlio, cose tristi come il ricordo di un divorzio e una separazione, ma qualche volta ci sono anche emozioni più frivole date da cose meno serie, come il riaccendere un Macintosh M0001 (cioè il primo) con il suo drive esterno da 400K.
Quel beep, quel monitor a pixel bianchi e neri, quel piccolo Mac con la faccina sorridente e poi... il fatidico e amichevole "Benvenuti in Macintosh".
Questa piccola e frivola emozione io la stavo per provare oggi.
Eccolo appena arrivato dagli USA. La sua piccola tastiera con il cavo spiralato, che tanto ricorda la nuova essenziale Wireless Aluminium Keyboard, il suo mouse dall'interminabile cavo, quel drive da soli 400K che non tutti ricorderanno, in un solo dischetto conteneva il System, MacWrite (o MacPaint) e lo spazio per qualche documento.
400K ci pensate? lo spazio che oggi si occupa solo per le info su un file. Si dice che le nuove esigenze di "compattare" per far entrare le stesse routine di OS X nei nuovi iPhone, porterà finalmente Snow Leopard e le sue Applicazioni a occupare molto ma molto meno spazio, a quando una pulizia e compattazione del codice come quei tempi quando i MegaByte erano un sogno e di GigaByte se ne parlava solo sui MainFrame?
Comunque dicevo... stavo provando questa piccola emozione... apro la scatola come fosse quella di 24 anni fa, wow, ci sono anche i manuali originali e le cassette audio con i Tour!!!
Presto presto ... sfila , sproteggi, installa attacca il cavo, click... BANG!!!
Troppa fretta... il povero Mac americano era a 110 Volts.
Ora è li poverino, muto, silenzioso, buio.
Spero sia solo questione di fusibile... spero... spero...
Dio che rabbia!!!!

domenica 27 luglio 2008

Nasce "Mondo parallelo"


In molti mi state spingendo a continuare su questa avventura e alcuni stanno addirittura tentando di convincermi a allargare il progetto per creare a Roma uno "Polo Retrocomputing" che non esiste.
Provo a lanciare le prime basi e vediamo come andrà.
Ho creato sul sito l'area "Mondo Parallelo" spazio nel quale cercheremo di elencare e raccogliere informazioni e computer che hanno fatto la vera storia dell'informatica personale, dall'home al personal computer insomma.
Per ogni computer cercheremo di creare una scheda tecnica e capire perchè sono stati importanti.
Perchè Mondo Parallelo?
Beh in fondo guardatelo dal mio punto di vista, si è vero che il mondo normale andava con Commodore, Sinclair, Atari, Dos, ecc ecc, ma noi MacLover vivevamo in un mondo tutto nostro e quindi per noi "l'altro" era un mondo parallelo e mentre noi eravamo costantemente impegnati a studiare software e a sfruttare la grande potenza delle applicazioni Mac che giravano su un System stabile e su Hardware stabile, in un mondo parallelo al nostro, che stranamente era più grande del nostro, milioni di persone si affannavano a cercare di far funzionare schede, dischi, cavi, monitor, RAM, CPU, espansioni e a lottare con VIRUS e a spingere con le dita a polipo i fatidici CTRL-ALT-DEL.
Dunque dal nostro punto di vista, noi eravamo nel mondo giusto e gli "altri" in un mondo caotico parallelo.
A parte scherzi e battute, non possiamo prescindere dal ricordare tutti quei computer e quei sistemi operativi che sono stati le basi della nostra infanzia informatica e che sono le fondamenta dell'informatica moderna.
Per fare questo sto' cercado "alleanze" con chi già pubblica in rete informazioni riportando qui i link ai loro post, spero che chi mi ha spinto a questa nuova avventura mi aiuti poi sinceramente sul campo.
MAIOM rimarrà quello che è, il core princiale mentre il resto per il momento andrà in sezioni secondarie, se il tutto prenderà piede non escluso che le cose si ribaltino e MAIOM possa diventare una nicchia in un progetto più grande.
Chi ci sarà saprà

mercoledì 23 luglio 2008

E' stata dura...


Macintosh SE/30
Sembra una cosa strana ma questo pezzo appena arrivato dalla Germania mi ha fatto penare più del previsto.
L'SE/30 nel mercato del retrocomputing è abbastanza difficile da trovare e specialmente in Italia se lo si trova è su prezzi ben oltre i 120/150 euro.
L'esemplare che vedete l'ho recuperato su eBay dalla Germania, ed è costato relativamente poco per due motivi: 1) dalla germania le spedizioni costano meno che dal resto d'Europa; 2) ha un difetto sulla scheda video che produce alcune righe nere sul monitor; per questi due motivi il costo è stato accettabile.
Per il difetto sul monitor spero che con l'aiuto di qualche tecnico amico riesco presto a risolvere, vedremo.
Intanto anche il Macintosh SE/30 è in casa e questo mi sembra un buon passo avanti.
L'SE/30 è stato un computer molto importante nella storia Macintosh: il primo compatto con slot di espansione; e, al momento dell'uscita, era il Macintosh più potente a listino. Niente male per un piccoletto.
La tastiera che vedete è invece una Extended Keyboard II italiana recuperata per altre vie.

mercoledì 16 luglio 2008

Dal Macintosh cx alla nomination all'Oscar


eMac
Nel 1989 un'intreccio di amicizie e di passioni stava innescando i presupposti che avrebbero portato un gruppo di ragazzini da un semplice gioco al coronamento di un sogno.
I personaggi di questa congettura li trovate tutti nell'elenco delle persone di questo sito. Dicevo era il 1989, io già da qualche anno avevo stretto una amicizia con Gianni Boncompagni, ci univa anche la grande passione per il computer della mela.
Dal 1982 invece ero amico di Nicodemo Lucà, anche qui un'amicizia nata dall'informatica; durante una chiacchierata, Nico mi disse che aveva affittato un suo appartamento a una società, la Trixter di Luca Guadagni, che si occupava di grafica e produzioni televisive. Nella società lavoravano dei ragazzini molto svegli che facevano veramente miracoli, a livello grafico, con i computer. Andammo a trovarli e rimasi colpito dalla estrosità di Luca Guadagni ma ancora di più da quei fenomeni poco più che diciassettenni.
Un po' per aiutarli sul System e sull'hardware Macintosh, un po' perchè ero affascinato da quel nuovo mondo, per alcuni mesi frequentai spesso il loro ufficio e imparai le funzionalità e le potenzialità di programmi e schede grafiche esterne con applicazione video e televisiva.
Non mi ci volle molto a capire che facendo incrociare Boncompagni, sempre alla ricerca di nuove cose da proporre in TV, e quei ragazzi, ne sarebbe potuto scaturire un mix geniale.
Gli chiesi di preparare una dimostrazione e la facemmo vedere a Boncompagni che stava preparando la sua Domenica in... per la stagione '90/'91.
Come immaginavo Gianni rimase colpito e la sua genialità fu immediatamente stuzzicata da quello che avremmo potuto realizzare, per di più con Macintosh il computer che lui adorava (e adora tuttora); mi chiese di preparare un progetto da presentare al produttore Rai (Paolo de Andreis oggi Capo struttura Rai).
Dopo pochi giorni il progetto con l'offerta era sulla scrivania di De Andreis che ci diede un primo informale OK; fondammo di corsa una società, e sbrigammo tutte le formalità appena in tempo per firmare un contratto per l'inizio del programma: era nata la Frame by Frame una società che oggi è tra le più importanti in Italia per la produzione video, postproduzione e computer grafica.
Quei ragazzi si chiamavano Lorenzo Foschi, Davide Luchetti (ancora oggi alla guida della Frame by Frame) e Riccardo Grandi (oggi regista affermato).

MacMini
La FbyF iniziò a lavorare con dei computer di Nicodemo Lucà, presso l'ufficio della Elcom di Roma del quale mi occupavo insieme a Roberto Riccò, nel frattempo forte del contratto Rai e dell'immagine che ne poteva scaturire, chiesi ai referenti Apple a Roma, se c'era la possibilità di avere da Apple dei computer. Mi fecero avere 4 Macintosh cx che, con un paio di schede NuVista e di apparecchiature per il Sync televisivo, furono la nostra prima base tecnologica.
I tecnici della Rai quando mi videro arrivare in regia con quei ragazzini con quelle "macchine infermali" non ci guardarono con considerazione e ancora meno quando dovettero impegnarsi non poco per sincronizzare e far funzionare i Macintosh con le apparecchiature dello studio.
Il giorno della prima puntata tutto era funzionante: Riccardo e Davide erano in diretta con il loro Macintosh e il programma scritto in Lingo con il primo Macromedia Director (appena nato dal vecchio VideoWorks).
Era la prima volta in assoluto che si sperimentava della computer grafica interattiva in diretta in Italia e per farlo Riccardo, con il supporto tecnico di Davide, inventò il marziano che con la sua astronave interagiva con Gigi Sabani, era il progenitore del Diavoletto di Ambra, che poi avrebbe spopolato negli anni di Non è la rai su Mediaset.
Da quel momento la FbyF non ha fatto che collezionare successi, in TV (tantissime trasmissioni su Rai e Fininvest oggi Mediaset, fino al grande esperimento del The Lion Trophy Show su l'allora TeleMonteCarlo) e poi ancora nel settore pubblicitario ed effetti visivi per il cinema.
Io lasciai la Frame by Frame nel 1994, ma la società ancora oggi è fedele al Macintosh e, anche se nel bellissimo palazzetto di Roma sede della società si trovano tecnologie di tutti i tipi, il Macintosh regna incontrastato su ogni scrivania e tutti insieme formano un "rete di rendering" con tecnologia Apple XSAN e Apple Shake, tra le più conosciute in Italia.
Quei "ragazzini" proprio quest'anno, hanno ottenuto la nomination all'Oscar con una loro produzione; soltanto chi come me ha conosciuto i loro sogni di adolescenti amanti di Lucas, Guerre Stellari, Pixar, ToyStory ecc., può sapere quello che possono aver provato ad essere tra le "stelle" del firmamento a Hollywood.
Qualche giorno fa Davide e Lorenzo mi hanno chiamato per donare al progetto un eMac e un MacMini, che dire? grazie ragazzi.

domenica 13 luglio 2008

Consulente per VIMU


1992: Io e Nancy Brilli e i nostri PowerBook
Nell'elenco delle persone che hanno con me condiviso la passione per il Macintosh, come potete leggere ho potuto inserire anche un gruppo che ho rinominato VIMU (Very Important Mac User). Nella seconda metà degli anni '80, il lavorare per la Bit Computers - che all'epoca era uno dei più grandi Apple Center d'Italia - e più tardi lavorando con la Frame by Frame nel settore televisivo, mi portò a conoscere molti personaggi che erano stati conquistati dal computer con le "icone".
Intorno al 1992 mi capitò di fare la conoscenza e poi di stringere una buona amicizia, con una delle attrici che era ed è tuttora uno dei personaggi più amati in Italia: Nancy Brilly
Mi ricordo che avevamo tutti e due il PowerBook 100 e spessissimo come si puo' vedere nella foto , sono stato a casa sua per insegnargli un po' di trucchi di utilizzo e/o per aiutarla con qualche problemino.
Beh scoprii una donna semplice, di una simpatia che andava ben oltre quella gia' dimostrata nei suoi film, spiritosa e sempre con la battuta pronta quando qualcosa andava storto (col Macintosh logicamente).
Chissà se ha continuato ad essere un Macintosh User, sarebbe bello saperlo.
Comunque un saluto Nancy, io ti farò arrivare il mio invito per la festa del 2009, spero di averti fra di noi.

sabato 12 luglio 2008

Non ho resistito...


1994:TRS 80 model 100
Il TRS-80 model 100 è stato incluso nella classifica di PC World dei "10 portatili più importanti di tutti i tempi", come "primo portatile con diffusione di massa".
Lanciato nel 1983 ad un prezzo di 800$, è dotato di un processore a 8-bit 80C85 con clock a 2.4 MHz, 24 Kb di RAM, uno schermo LCD con risoluzione di 240x64, al suo interno trova posto anche un modem a 300 baud.
Inoltre il software preinstallato è l'ultimo scritto personalmente da Bill Gates prima di smettere di programmare e dedicarsi solo a Microsoft.
Le sue dimensioni limitate, il peso ridotto, la tastiera di ottima qualità e il basso consumo di energia (20 ore con 4 normali pile alcaline) ne fecero un prodotto molto diffuso tra i giornalisti all'inizio degli anni '80.

Ne ho visto uno su eBay, non ho resistito, scherzando ho provato a partecipare all'asta e non ci crederete l'ho preso per 12 euro e 25 di spedizione.

E' arrivato, inserite 4 pile AA... si è acceso ed è tornato a nuova vita.

domenica 29 giugno 2008

Direttamente dagli USA...


1994: QuickTake 100

1993: PowerCD


50$ e 30$ di spedizione ed ecco qui direttamente dagli USA il PowerCD - uno dei tanti oggetti strani e poco diffusi costruiti da Apple - e la QuickTake 100 una macchina fotografica digitale che faceva foto alla strabiliante qualità di 640x480, oggi neanche il peggiore dei telefonini ha queste performance, ma si sa' parliamo del secolo scorso, "ben" 15 anni fa.
Comincio a stare un po' stretto, però è bello rimettere le mani su tanti pezzi dimenticati.

giovedì 19 giugno 2008

Grazie a Luca arrivato un iBook Orange


1999: iBook
Con l'intermediazione del mio carissimo amico Luca Damiani, Maria Guttinger mi ha donato questo bellissimo iBook Orange serie Clamshell ... funzionante.
Grazie Maria e Grazie Luca

martedì 17 giugno 2008

Agli albori dell'informatizzazione di massa

Parlando con Alessandro Pavoni, mio amico grande esperto di infrastrutture di rete, tornavamo indietro con i ricordi e ci siamo chiesti perchè non fare un "angolino" delle radici, cioè quei computer che bene o male hanno permesso l'avvio dell'informatizzazione domestica.
E' vero in molti li compravano principalmente per giocare, ma alzi la mano chi della "Mac Generation" non ha scritto neanche una riga di Basic su uno di questi compuetr.
E allora ecco qui i primi recuperati:
  • Commodore VIC 20 con il suo bel lettore di cassette
  • Commodore 64 con Drive esterno e lettore di cassette
  • Atari ST1040 con monitor e mouse

Commodore VIC20

Commodore C64




1984: Atari ST1040
Accendendo l'Atari e riprovando il suo bel sistema operativo che già usava il mouse (certo non era MacOS ma era veramente funzionante), e pensando che era il 1984, mi sono chiesto perchè Microsoft ci mise cosi tanto a tirare fuori Windows

venerdì 13 giugno 2008

Negli USA si compra meglio...

Un po' l'Euro forte, un po' perchè il vintage non è diffusissimo, un po' forse perchè ci sono più unita in circolazione, ma negli USA si acqusta a prezzi molto modici, il problema è il costo di spedizione cosi ho trovato un amico che mi fa da "magazzino tampone".
Ordino su eBay, faccio spedire a lui e lui ogni tanto mi fa una spedizione unica, certo vale per piccole cose, mi sono passati sotto il naso un Lisa e un TAM a prezzi abbordabili, ma ci ho dovuto rinunciare per i costi proibitivi per farli arrivare qui.
Nell'ultima spedizione mi è arrivato quello che vedete qui:
  • PowerMac G3 Wallstreet
  • PowerMac 5300cs
  • Newton H1000 (Newton 100) con addirittura il Connection Kit celofanato
  • Drive esterno 800K

1995: PowerBook 5300cs - 1998: PowerBook G3

1993: Newton 100 (MessagePad H1000)


1986: Drive esterno 800K
Un'altra controindicazione sono le tastiere inglesi, ma in fondo non debbo mica lavorarci con i computer, meglio spendere poco con la tastiera inglese che le cifre folli che si vedono in Europa specialmente in Italia.

giovedì 12 giugno 2008

Altra donazione... sostaziosa

 
1994: PowerBook 520

1991: PowerBook 170



1995: PowerBook 190cs

Mac LC - Si - 7100 e StyleWiter


Leonardo Parisi è un ragazzo che studia informatica all'università La Sapienza a Roma. Una mattina vede in un angolo di cortile un mucchio di computer e tra i tanti vede spuntare una "meletta colorata"
Corre vede che ci sono dei Macintosh, chiede informazioni e gli dicono che stanno li in attesa di un camion per essere portati al macero.
Cosa? dei Macintosh al macero? "Posso prendermi i Macintosh?" chiede...
"Certo basta che fai prima del furgone".
Sue testuali parole... "sono corso come un fulmine a casa a prendere la macchina... e li ho salvati"
Leo ha poi chiamato All About Apple per donarli ma ormai si sa AAA non ha più molti spazi e quindi li rifiuta, però fortunatamente si ricordano di me e gli passano il mio contatto.
Oggi Leonardo è venuto da me e mi ha portato queste "meraviglie". In accordo con lui i desktop (LC II, LC475, Si, PWMac 7100) li venderò o scambierò per recuperare un po' di euro da investire in altre cose che mi mancano. 
Grazie Leo

sabato 7 giugno 2008

Storia... storia...


1982: Aplle //e
E' arrivato, bello, unico, mitico.
Sfido chiunque a non provare un po' di nostalgia
Eccolo qui l'indimenticabile Apple//e con il suo monitor e il DuoDisk.
Ora la scommessa è farlo riaccendere, non perchè abbia problemi ma solo perchè ... non ho il sistema operativo e tantomeno un misero programma.
Se qualcuno può darmi una mano ...

lunedì 26 maggio 2008

Signori e signore... tutti in piedi


1981: Sinclair ZX81
Ed eccolo qui, si proprio lui il mitico Sinclair ZX 81. La nostra generazione e' partita da qui, forse qualcuno addirittura con lo zx80.
Processore Zilog Z80A, RAM era di 1KByte, ma poteva essere espansa fino alla stupefacente dimensione di 16KByte con un'apposita espansione esterna prodotta dalla stessa Sinclair. Piccolo inconveniente il "pettine" con i contatti non era il massimo e cosi bastava premere un po' troppo sull'inesistente tastiera, per far saltare tutto.
Che tempi. Io avevo appena finito il corso da programmatore Cobol, per me i "computer" erano soltanto oggetti mastodontici tipo l'IBM370. Quando lessi di questo "aggeggio" programmabile in un linguaggio chiamato Basic, su Elettronica Pratica, mi fiondai a comprarlo e per giorni impazii fino a notte fonda a "programmare " a casa.
Che nostalgia ragazzi, tutto quello che oggi e' "informatica" a quel tempo non solo non esisteva, ma mai avremmo sospettato dove stavamo andando.

venerdì 23 maggio 2008

Ritrovando chi non ti aspetti...

E' incredibile la vita, proprio mentre decidi di provare una follia come questa e ti rendi conto di quanto possa essere difficile rintracciare delle persone non più viste da almeno 20 anni, il destino ci mette lo zampino e cosi leggi un annuncio di vendita auto usata, leggi un nome provi a scrivere e ... ritrovi un amico.
Questo quanto è successo oggi e in questo modo ho ritrovato Fulvio Iori, che insieme a Mauro Poli è stato il primo riferimento tecnico per me in Apple Computer.
Ciao Fulvio e ben ritrovato.

giovedì 22 maggio 2008

Ci sono anche le donazioni


Due amici che preferiscono restare anonimi, mi hanno donato questi gioiellini:
  • PowerBook 1400cs con CD, Color StyleWriter 2200
  • iMac Slot-in
  • Color OneScanner 1200

Grazie amici

mercoledì 21 maggio 2008

Un po' di periferiche

Gli arrivi degli ultimi giorni: altri "pezzetti di storia".
Le stampanti: alla 2400 si sono aggiunte la mitica StyleWriter originale, poi la 1200 e la 1500 con queste ho terminato la linea stampati a getto d'inchiostro visto che reputo la 4500 gia' una stampante non Apple ma solo una HP o Canon (non ricordo) rimarchiata e comunque gia' appartenenete alla linea Pro.



Sono arrivati anche il CD SC, CD SC 150 e il 600 con questi dovrei aver terminato la linea CD esterni.
Arrivato anche l'HD 20 SC


Sul fronte dei personaggi qualcosa si muove, come potete vedere dalla lista sul web alcuni mi stanni gia' rintracciando e hanno risposto al mio appello.
Spero il passaparola continui.

lunedì 19 maggio 2008

Il MelOrologio di Niky Sgarra

Visto che ho appena risentito Nicola Sgarra ecco subito un regalo per lui.
Il prototipo del suo MelOrologio entrato poi in produzione :)
Pezzo unico.... lui ne ha una copia di pre-produzione - se non lo ricordi si riconosce dalle stanghette Nicola, in produzione diventarono bianche - questo invece è il prototipo fatto a mano.

Per noi "MacRomani" è stato un mito eheheh

E' appena apparso sul mio Mac l'email di risposta di Nicola D'Amore... 
Anche lui c'è!!!!
Per noi MacRagazzotti Romani è stato il primo punto di riferimento "amico" in Apple insieme a Maurizio Carletti.
E allora anche per lui un "regalo"

Questa è la sua Samsonite personale originale Apple completa di penna, matita e pennarello Apple.
Me le regalò un giorno in BitComputers ormai stremato dalla mia continua richiesta.
All'ennesima domanda " Dai Nico' me la procuri o no sta' valigetta?" lui getto le sue cose in una busta e mi lascio la sua con dentro gli accessori.
Purtroppo nei tanti miei traslochi è andato perso il pin-meletta :(
Penso che Nicola sia comunque contento del "ritrovamento"

Ciao Nicola

giovedì 15 maggio 2008

L'inizio ...


Eccolo qui il N.28 di MCmicrocomputer: lo presi in edicola per la presentazione del MicroDrive Sinclare ma mi colpì subito in copertina quell'oggetto strano, monoblocco con quella strana appendice vicino alla tastiera.
Comprai la rivista e divorai l'articolo del grande Corrado "NightGaunt" Giustozzi che poi destino vorrà diventare amico e collega.
Fu amore a prima vista.
All'interno la pubblicità della Bit Computers.
Poche settimane dopo ero alla gloriosa sede di Via Domiziano della BitComputer dove conobbi Andrea Vertua al quale ci volle veramente poco per farmi firmare l'ordine: Macintosh 128, ImageWriter .. 5,5 milioni.
Con Andrea fu simpatia immediata e dopo qualche mese mi ripresentai a lui per il drive esterno, e si accorse di quanto già ne sapessi di Macintosh, fu cosi che venni assunto alla Bit come venditore e esperto Mac: era nato "MacCognet"