domenica 27 luglio 2008

Nasce "Mondo parallelo"


In molti mi state spingendo a continuare su questa avventura e alcuni stanno addirittura tentando di convincermi a allargare il progetto per creare a Roma uno "Polo Retrocomputing" che non esiste.
Provo a lanciare le prime basi e vediamo come andrà.
Ho creato sul sito l'area "Mondo Parallelo" spazio nel quale cercheremo di elencare e raccogliere informazioni e computer che hanno fatto la vera storia dell'informatica personale, dall'home al personal computer insomma.
Per ogni computer cercheremo di creare una scheda tecnica e capire perchè sono stati importanti.
Perchè Mondo Parallelo?
Beh in fondo guardatelo dal mio punto di vista, si è vero che il mondo normale andava con Commodore, Sinclair, Atari, Dos, ecc ecc, ma noi MacLover vivevamo in un mondo tutto nostro e quindi per noi "l'altro" era un mondo parallelo e mentre noi eravamo costantemente impegnati a studiare software e a sfruttare la grande potenza delle applicazioni Mac che giravano su un System stabile e su Hardware stabile, in un mondo parallelo al nostro, che stranamente era più grande del nostro, milioni di persone si affannavano a cercare di far funzionare schede, dischi, cavi, monitor, RAM, CPU, espansioni e a lottare con VIRUS e a spingere con le dita a polipo i fatidici CTRL-ALT-DEL.
Dunque dal nostro punto di vista, noi eravamo nel mondo giusto e gli "altri" in un mondo caotico parallelo.
A parte scherzi e battute, non possiamo prescindere dal ricordare tutti quei computer e quei sistemi operativi che sono stati le basi della nostra infanzia informatica e che sono le fondamenta dell'informatica moderna.
Per fare questo sto' cercado "alleanze" con chi già pubblica in rete informazioni riportando qui i link ai loro post, spero che chi mi ha spinto a questa nuova avventura mi aiuti poi sinceramente sul campo.
MAIOM rimarrà quello che è, il core princiale mentre il resto per il momento andrà in sezioni secondarie, se il tutto prenderà piede non escluso che le cose si ribaltino e MAIOM possa diventare una nicchia in un progetto più grande.
Chi ci sarà saprà

mercoledì 23 luglio 2008

E' stata dura...


Macintosh SE/30
Sembra una cosa strana ma questo pezzo appena arrivato dalla Germania mi ha fatto penare più del previsto.
L'SE/30 nel mercato del retrocomputing è abbastanza difficile da trovare e specialmente in Italia se lo si trova è su prezzi ben oltre i 120/150 euro.
L'esemplare che vedete l'ho recuperato su eBay dalla Germania, ed è costato relativamente poco per due motivi: 1) dalla germania le spedizioni costano meno che dal resto d'Europa; 2) ha un difetto sulla scheda video che produce alcune righe nere sul monitor; per questi due motivi il costo è stato accettabile.
Per il difetto sul monitor spero che con l'aiuto di qualche tecnico amico riesco presto a risolvere, vedremo.
Intanto anche il Macintosh SE/30 è in casa e questo mi sembra un buon passo avanti.
L'SE/30 è stato un computer molto importante nella storia Macintosh: il primo compatto con slot di espansione; e, al momento dell'uscita, era il Macintosh più potente a listino. Niente male per un piccoletto.
La tastiera che vedete è invece una Extended Keyboard II italiana recuperata per altre vie.

mercoledì 16 luglio 2008

Dal Macintosh cx alla nomination all'Oscar


eMac
Nel 1989 un'intreccio di amicizie e di passioni stava innescando i presupposti che avrebbero portato un gruppo di ragazzini da un semplice gioco al coronamento di un sogno.
I personaggi di questa congettura li trovate tutti nell'elenco delle persone di questo sito. Dicevo era il 1989, io già da qualche anno avevo stretto una amicizia con Gianni Boncompagni, ci univa anche la grande passione per il computer della mela.
Dal 1982 invece ero amico di Nicodemo Lucà, anche qui un'amicizia nata dall'informatica; durante una chiacchierata, Nico mi disse che aveva affittato un suo appartamento a una società, la Trixter di Luca Guadagni, che si occupava di grafica e produzioni televisive. Nella società lavoravano dei ragazzini molto svegli che facevano veramente miracoli, a livello grafico, con i computer. Andammo a trovarli e rimasi colpito dalla estrosità di Luca Guadagni ma ancora di più da quei fenomeni poco più che diciassettenni.
Un po' per aiutarli sul System e sull'hardware Macintosh, un po' perchè ero affascinato da quel nuovo mondo, per alcuni mesi frequentai spesso il loro ufficio e imparai le funzionalità e le potenzialità di programmi e schede grafiche esterne con applicazione video e televisiva.
Non mi ci volle molto a capire che facendo incrociare Boncompagni, sempre alla ricerca di nuove cose da proporre in TV, e quei ragazzi, ne sarebbe potuto scaturire un mix geniale.
Gli chiesi di preparare una dimostrazione e la facemmo vedere a Boncompagni che stava preparando la sua Domenica in... per la stagione '90/'91.
Come immaginavo Gianni rimase colpito e la sua genialità fu immediatamente stuzzicata da quello che avremmo potuto realizzare, per di più con Macintosh il computer che lui adorava (e adora tuttora); mi chiese di preparare un progetto da presentare al produttore Rai (Paolo de Andreis oggi Capo struttura Rai).
Dopo pochi giorni il progetto con l'offerta era sulla scrivania di De Andreis che ci diede un primo informale OK; fondammo di corsa una società, e sbrigammo tutte le formalità appena in tempo per firmare un contratto per l'inizio del programma: era nata la Frame by Frame una società che oggi è tra le più importanti in Italia per la produzione video, postproduzione e computer grafica.
Quei ragazzi si chiamavano Lorenzo Foschi, Davide Luchetti (ancora oggi alla guida della Frame by Frame) e Riccardo Grandi (oggi regista affermato).

MacMini
La FbyF iniziò a lavorare con dei computer di Nicodemo Lucà, presso l'ufficio della Elcom di Roma del quale mi occupavo insieme a Roberto Riccò, nel frattempo forte del contratto Rai e dell'immagine che ne poteva scaturire, chiesi ai referenti Apple a Roma, se c'era la possibilità di avere da Apple dei computer. Mi fecero avere 4 Macintosh cx che, con un paio di schede NuVista e di apparecchiature per il Sync televisivo, furono la nostra prima base tecnologica.
I tecnici della Rai quando mi videro arrivare in regia con quei ragazzini con quelle "macchine infermali" non ci guardarono con considerazione e ancora meno quando dovettero impegnarsi non poco per sincronizzare e far funzionare i Macintosh con le apparecchiature dello studio.
Il giorno della prima puntata tutto era funzionante: Riccardo e Davide erano in diretta con il loro Macintosh e il programma scritto in Lingo con il primo Macromedia Director (appena nato dal vecchio VideoWorks).
Era la prima volta in assoluto che si sperimentava della computer grafica interattiva in diretta in Italia e per farlo Riccardo, con il supporto tecnico di Davide, inventò il marziano che con la sua astronave interagiva con Gigi Sabani, era il progenitore del Diavoletto di Ambra, che poi avrebbe spopolato negli anni di Non è la rai su Mediaset.
Da quel momento la FbyF non ha fatto che collezionare successi, in TV (tantissime trasmissioni su Rai e Fininvest oggi Mediaset, fino al grande esperimento del The Lion Trophy Show su l'allora TeleMonteCarlo) e poi ancora nel settore pubblicitario ed effetti visivi per il cinema.
Io lasciai la Frame by Frame nel 1994, ma la società ancora oggi è fedele al Macintosh e, anche se nel bellissimo palazzetto di Roma sede della società si trovano tecnologie di tutti i tipi, il Macintosh regna incontrastato su ogni scrivania e tutti insieme formano un "rete di rendering" con tecnologia Apple XSAN e Apple Shake, tra le più conosciute in Italia.
Quei "ragazzini" proprio quest'anno, hanno ottenuto la nomination all'Oscar con una loro produzione; soltanto chi come me ha conosciuto i loro sogni di adolescenti amanti di Lucas, Guerre Stellari, Pixar, ToyStory ecc., può sapere quello che possono aver provato ad essere tra le "stelle" del firmamento a Hollywood.
Qualche giorno fa Davide e Lorenzo mi hanno chiamato per donare al progetto un eMac e un MacMini, che dire? grazie ragazzi.

domenica 13 luglio 2008

Consulente per VIMU


1992: Io e Nancy Brilli e i nostri PowerBook
Nell'elenco delle persone che hanno con me condiviso la passione per il Macintosh, come potete leggere ho potuto inserire anche un gruppo che ho rinominato VIMU (Very Important Mac User). Nella seconda metà degli anni '80, il lavorare per la Bit Computers - che all'epoca era uno dei più grandi Apple Center d'Italia - e più tardi lavorando con la Frame by Frame nel settore televisivo, mi portò a conoscere molti personaggi che erano stati conquistati dal computer con le "icone".
Intorno al 1992 mi capitò di fare la conoscenza e poi di stringere una buona amicizia, con una delle attrici che era ed è tuttora uno dei personaggi più amati in Italia: Nancy Brilly
Mi ricordo che avevamo tutti e due il PowerBook 100 e spessissimo come si puo' vedere nella foto , sono stato a casa sua per insegnargli un po' di trucchi di utilizzo e/o per aiutarla con qualche problemino.
Beh scoprii una donna semplice, di una simpatia che andava ben oltre quella gia' dimostrata nei suoi film, spiritosa e sempre con la battuta pronta quando qualcosa andava storto (col Macintosh logicamente).
Chissà se ha continuato ad essere un Macintosh User, sarebbe bello saperlo.
Comunque un saluto Nancy, io ti farò arrivare il mio invito per la festa del 2009, spero di averti fra di noi.

sabato 12 luglio 2008

Non ho resistito...


1994:TRS 80 model 100
Il TRS-80 model 100 è stato incluso nella classifica di PC World dei "10 portatili più importanti di tutti i tempi", come "primo portatile con diffusione di massa".
Lanciato nel 1983 ad un prezzo di 800$, è dotato di un processore a 8-bit 80C85 con clock a 2.4 MHz, 24 Kb di RAM, uno schermo LCD con risoluzione di 240x64, al suo interno trova posto anche un modem a 300 baud.
Inoltre il software preinstallato è l'ultimo scritto personalmente da Bill Gates prima di smettere di programmare e dedicarsi solo a Microsoft.
Le sue dimensioni limitate, il peso ridotto, la tastiera di ottima qualità e il basso consumo di energia (20 ore con 4 normali pile alcaline) ne fecero un prodotto molto diffuso tra i giornalisti all'inizio degli anni '80.

Ne ho visto uno su eBay, non ho resistito, scherzando ho provato a partecipare all'asta e non ci crederete l'ho preso per 12 euro e 25 di spedizione.

E' arrivato, inserite 4 pile AA... si è acceso ed è tornato a nuova vita.